Zara Larsson,"Poster Girl" - Recensione Album

Zara Larsson è diventata famosa per la prima volta nel 2008, quando ha vinto la versione svedese del Svedish Got Talent a soli dieci anni, con straordinarie interpretazioni delle canzoni di Whitney Houston e Celine Dion. Tutti coloro che hanno visto le esibizioni di Zara hanno predetto un grande futuro per lei nell'industria discografica e lei lo ha dimostrato più e più volte pubblicando due album in studio di successo. A soli 23 anni, ha da pochi giorni rilasciato il suo nuovo progetto discografico, "Poster Girl".
Questo nuovo album è pieno di melodie vivaci, ritmi dance-pop contemporanei e divertenti effetti vocali che sicuramente ti faranno ballare nonostante la grande preoccupazione causata dalla pandemia. Lasciatevi trasportare dalle forti vibrazioni elettro-pop e muovetevi su questi brani orecchiabili.
Ancora una volta, Zara Larsson stabilisce la qualità vocale che ha dimostrato da quando aveva dieci anni. Il tema principale di "Poster Girl" è l'amore in tutte le sue forme: amore passato, amore futuro, amore che svanisce, e l'amore nell'amicizia. L'amore è onnipresente in tutto l'album.
La canzone "Talk About Love" con Young Thug è stata pubblicata come singolo d'apertura dell'album. I suoi testi seguono la traccia di apertura, "Love Me Land", che tratta dell'idea di trovare la felicità. La chimica musicale tra Larsson e Young Thug rende questo brano un pezzo straordinario. La title track "Poster Girl" è una lettera d'amore all'erba, un tema popolare tra i giovani cantanti pop. La canzone può essere letta come una voce tratta dal diario personale o come un tentativo di evitare l'immagine troppo liscia a volte allegata a un'ex star bambina. Qualunque sia l'intento, i testi scritti in modo intelligente fanno risaltare questa canzone nell'album.
"Look What You've Done" e "What Happens Here" sono probabilmente le tracce più femministe di "Poster Girl". Molte canzoni dell'album, come "Stick With You" o "Ruin My Life", sono definite dalla relazione al centro dei testi, ma "Look What You've Done" parla della forza che possiamo trovare da soli: "Quindi non piango più / sono più forte di prima / continui a chiamarmi di nuovo / ma continuo a ballare comunque / perché ora che te ne sei andato / sono il numero uno". I testi suonano quasi come un omaggio a "Survivor" delle Destiny's Child, ma non sono all'altezza quando quella forza ritrovata è attribuita al fatto che l'uomo che l'ha ferita non è più d'intralcio. D'altra parte, in “What Happens Here”, il messaggio è più chiaro: la cantante si rifiuta di vergognarsi per la sua sessualità. È a suo agio con chi è, di cosa ha bisogno, e cosa decide di fare con il proprio corpo. È senza dubbio la canzone più liberatoria dell'intero album.
I ritmi sono orecchiabili e la voce corrisponde a ciò che ci si aspetta da Zara Larsson, eppure l'album sembra abbastanza docile rispetto alla personalità focosa che l'artista ha mostrato sui social media. Le canzoni d'amore sembrano come se le avessimo già sentite da altri cantanti pop. Grazie al suo talento però l'artista risulta essere in standard più elevati. Quindi, "Poster Girl" non è un disco rivoluzionario ma bensì divertente. Voto 4/5.