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St. Vincent: Daddy's Home - Recensione



Sappiamo tutti che Annie Clark, meglio conosciuta con il suo nome d'arte St. Vincent, è sempre stata un'artista avanti con i tempi soprattutto in fatto di innovazione e il nuovo lavoro discografico Daddy's Home ne è ancora certezza. Con il titolo che riflette il rilascio di suo padre dopo dieci anni di reclusione per frode azionaria, in realtà non si concentra troppo sull'argomento, ma approfondisce la collezione di suo padre per i vinili funk degli anni '70.


Il disco si apre con "Pay Your Way In Pain" un ottima introduzione con il pianoforte prima che si aggiungono i sintetizzatori e la batteria. Con il suono funk degli anni '70, l'artista sperimenta il vecchio suono di quegli anni con le sonorità attuali. "Down and Out Downtown" è una canzone lenta e calda, l'artista si diverte in questa canzone e lo si percepisce dal suono della sua voce.


Sebbene l'album sia costruito attorno a quei vecchi suoni funky degli anni '70 e alla prigionia di suo padre, c'è solo una traccia che lo fa emergere direttamente, vale a dire l'album intitolato, "Daddy's Home".


La cosa interessante del disco è la capacità di Annie Clark di innovare costantemente, anche se si attiene a un suono specifico. "Down" è un pezzo di ingegno pop semplice ma divertente. "My Baby Wants A Baby" si stabilisce in quel territorio fatto di ballate piene di sentimento mentre "Candy Darling" è un altro pezzo ben fatto e arrangiato con amore.


In conclusione "Daddy's Home" il nuovo album di St. Vincent è la perfetta fusione di caldo funk anni '70 stratificato sotto una produzione pop unica e sempre inventiva. Le dure realtà possono aver ispirato il disco, ma la musicalità e i testi delle canzoni sono state scritte in modo intelligente ed è questo che fa' dell'album un gioiello musicale. Voto 4/5


Voi cosa pensate di Daddy's Home il nuovo album di St. Vincent? Fatecelo sapere lasciandoci un commento attraverso i nostri canali.




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