RECENSIONE ALBUM | Maneskin - Teatro d'Ira Vol. I

Hanno da vinto da quasi un mese l'ultima edizione del Festival di Sanremo, e con essa hanno staccato il biglietto per partecipare all'Eurovision Song Contest 2021. Ora per i Maneskin è tempo di nuova musica e lo fanno grazie alla pubblicazione del loro secondo album Teatro d'ira - Vol. 1, dove è contenuto anche il singolo “Zitti e buoni” brano che è entrato anche nella Billboard Global Chart.
L'album ha solo otto canzoni, ma come suggerisce il titolo, questo è solo il primo volume di un'opera più ampia. Il nuovo progetto discografico della band si apre con il brano vincitore del Festival di Sanremo “Zitti e buoni”.
All'interno dell'album hanno trovato spazio anche due brani in inglese; "I Wanna Be Your Slave" è un'esplorazione delle molte sfaccettature riguardanti il sesso e della sessualità. Il cantante Damiano canta "Voglio essere il tuo schiavo / Voglio essere il tuo padrone / Voglio far battere il tuo cuore / Corri come montagne russe" - e la corsa diventa più selvaggia.
L'altra traccia inglese, "For You Love" è una dichiarazione di desiderio sessuale sfrenato. Citeremo il bel testo "Voglio stringerti tra le mie braccia stasera" perché è tanto docile quanto diventa.
Un altro pezzo forte dell'album è la ballata rock "Coraline". Racconta la storia di Coraline che "prende il dolore degli altri / e poi lo porta dentro di lei". La band trasmette l'emozione della canzone, con la melodia che ha un'eco mediterranea.
L'album si chiude con “Vent'anni” il singolo che ha aperto le porte a questo nuovo cammino per i Måneskin. In questo nuovo percorso musicale, il gruppo esplora la propria giovinezza e affronta le proprie paure mentre contempla il proprio futuro. Damiano canta: "E sto già chiedendo perdono per gli errori che ho fatto / Ma la strada è più difficile quando punti al cielo".
Tutto sommato, è un solido sforzo da parte dei Måneskin, che mostra la profondità e l'ampiezza del loro talento mentre si preparano a portare il loro rock all'Eurovision. Voto 4/5