top of page

Lostinwhite: Libertà e Malinconia in "Unstable" - INTERVISTA


Dallo scorso 24 settembre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Unstable” (Irma Records), brano che anticipa e dà il titolo al prossimo album dei Lostinwhite. “Unstable”, parla in modalità super-energetica dello stato d’animo altalenante tra il senso di liberazione e la malinconia dopo la rottura di una storia d’amore.


Lo fa con una sonorità jazz-funk a bpm elevati e con un ritornello che allenta la tensione quando la/il protagonista percepisce la libertà e il futuro. Il bridge con venature disco-funk incalza invece i dubbi e la paura del nuovo.


Se volete saperne qualcosa in più, li abbiamo intervistati per voi.


Come avete impiegato il tempo concesso dalla pandemia?


Abbiamo completato a distanza, nei nostri Home Studio, For Once in My Life, il singolo poi uscito per IRMA Records. Poi abbiamo scritto e fatto le pre-produzioni di cinque brani nuovi.


Quando siete entrati in contatto con la musica e quando avete capito che sarebbe stata per sempre parte della vostra vita? Avete mai dubbi a riguardo?


Dall’età di due anni ho cominciato a consumare quantitativi enormi di 45 giri; ad otto anni ho messo le mani sul pianoforte; dopo un po’ di gavetta, a circa 20 anni, un concerto degli Incognito mi ha segnato; lì c’è stata la scelta. Più che dubbi, i tempi duri economicamente hanno messo a dura prova la famosa resilienza. Ma mollare mai.



Ci sono altre arti, come per esempio il cinema, letteratura o altro, che sono in grado di influenzare musicalmente?


La letteratura in particolare. Alcuni testi sono arrivati dopo aver letto dei libri. E in generale l’arte, formandoci come persone, è sempre un contributo a quello che si è… e quindi a quello che si scrive e si suona.


Quali sono i vostri prossimi step?


Dopo l’uscita dell’album Unstable decideremo come lavorare le release dei nuovi pezzi già pronti e nel frattempo continuiamo a scrivere e produrre.





bottom of page