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Lorenzo Semprini, vi presento "Lei Aspetta" - INTERVISTA


Dal 14 maggio è disponibile in rotazione radiofonica “LEI ASPETTA”, brano che anticipa il primo album da solista di LORENZO SEMPRINI.


Con l'occasione dell'uscita del brano abbiamo raggiunto l'artista che ci ha presentato "Lei Aspetta" ed anche di tutti i suoi prossimi progetti legati al suo album che arriverà il nei prossimi mesi. Ecco cosa ci ha raccontato!


Partiamo subito dal tuo singolo "Lei aspetta'", come è nato e cosa rappresenta per te? "Lei aspetta" rappresenta per me un ponte su due mondi. Quello che ho sempre frequentato e suonato, prima in inglese, che è il mondo del rock, del sogno e della speranza e quell'altro mondo che ho conosciuto in maniera più graduale della musica italiana da quella tradizionale a quella più recente. "Lei aspetta" suona sicuramente un pezzo rock, ho scritto le parole di getto e si sono sposate subito con la musica, cosa non sempre scontata quando provi a scrivere in una lingua nuova. "Lei aspetta" parla del conflitto tra la nostra fragilità, il nostro equilibrio precario con la forza di reagire e di affrontare le insidie che inevitabilmente ci troviamo davanti. Cosa pensi dell'attuale panorama musicale italiano?

Ci sono sicuramente cose interessanti, la musica cantata in italiano sta riacquistando spazio anche e soprattutto nelle nuove generazioni. Spesso siamo stati accusati di essere alla periferia dell'impero e di essere troppo riverenti con gli artisti stranieri. Per me semplicemente la musica si divide in buona o cattiva, poco importa se cantata in italiano od inglese. Quali sono le tue passioni oltre alla musica?

Mi piace leggere libri. Al momento sto leggendo "Revival" di Stephen King, amo il calcio anche se ormai il fascino si sta perdendo di anno in anno. Mi piace anche andare a vedere i concerti, nella speranza che torni ad essere una attività "normale" dopo questo periodo assurdo. All'interno del panorama musicale italiano ed internazionale hai qualche artista di riferimento?

Ho sempre amato la musica americana ed anche inglese, se devo dire qualche nome, Bruce Springsteen, Bob Dylan, Rolling Stones, Clash, Mumford & sons ed anche artisti un po' meno conosciuti come The tallest man on earth,. I miei ascolti italiani vanno da De Gregori a Battisti, da Vinicio Capossela ai Gang, oltre ad altri artisti come Niccolò Fabi, Fast Animals Slow Kids, The Leading Guy, Giorgio Canali, c'è tanta buona musica là fuori, basta aver voglia di andare a scoprirla. Cosa ti ha spinto ad intraprendere un percorso da solista?

La voglia di mettermi alla prova con me stesso. E' stato un percorso duro a tratti, quasi da autoanalisi, ma è stato necessario. Vedere se riuscivo a produrre qualcosa di buona anche senza il supporto della band con cui ho sempre suonato. Voglio tenermi aperte queste strade, suonare in italiano i miei brani e continuare anche i live e gli album con Miami & the Groovers. Che tipo di sonorità ci saranno all'interno del tuo album?

Domanda semplice ma risposta intricata. Dentro ci sono più anime, l'album che uscirà in ottobre sarà un condensato di 12 canzoni in cui si ritrovano le mie passioni musicali unite all'anima della produzione di Gianluca Morelli del Deck recording studio. Potrei dirti che dentro c'è il rock, il folk, il blues più moderno, il pop, ma ti direi che ci sono dentro io, con le mie canzoni, i miei pregi ed i miei limiti. Se me lo chiedessero ora direi: "Sì è l'album che avrei voluto sempre fare". Inoltre ho avuto la possibilità di collaborare con 22 musicisti diversi, alcuni come Alex Valle, Vanessa Peters, Antonio Gramentieri, Federico Mecozzi, Massimo Marches, Elisa Semprini, solo per fare qualche nome, hanno calcato palchi importanti con artisti importanti e mi sento davvero fortunato ad averli avuto accanto a me in questo viaggio.

Durante l'estate 2021 avremo la possibilità di sentirti live?

Sicuramente ci saranno delle anteprime in estate, saremo full band ed in alcune date avremo il prezioso apporto di Massimo Cotto che ha scritto delle liner notes bellissime sull'album e che sarà parte integrante di alcuni spettacoli con il suo storytelling. La prima data dovrebbe essere il 31 luglio al Chiostro del Carmine a Lugo. Come definiresti la tua musica?

Sinceramente fatico a trovare una definizione precisa, lascio agli altri definirla. Dentro c'è tutto quello che ho ascoltato ed amato in questi anni, cose che vanno da Bruce Springsteen a De Gregori, passando dai Clash per arrivare a Vinicio Capossela, quindi un mondo piuttosto vasto. Alla fine penso che sia naturale e giusto trovare la propria voce in questo mondo ed il proprio stile, nella speranza che tutto quello che hai da dire arrivi agli altri in un codice di linguaggio che la musica sa esprime in maniera unica e inimitabile. Spero di riuscirci anche io.


Grazie Lorenzo per il tempo che ci hai dedicato, noi di inmusica ti auguriamo tutto il meglio!




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