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iosonorama: Vi presento i miei "Fenomeni Paranormali" - INTERVISTA



E' disponibile in tutti gli store digitali e piattaforme streaming "Fenomeni Paranormali", il primo EP di iosonorama, fuori per Disordine Dischi.


Finalmente si svela il mondo dell'artista partenopea: determinata, vulcanica e piena di grinta, dopo anni di gavetta ha deciso di rimettersi in gioco ripartendo da zero e di realizzare il suo nuovo progetto artistico con il produttore Paci Ciotola.


RAMA è l’acronimo di Raffaella Maria Anna, semplicemente iosonorama sui social network. RAMA è una giovane artista partenopea con l’arte che le scorre nelle vene in tutte le sue forme, dalla danza alla musica. Di base c’è una forte identità e voglia di sognare e far sognare attraverso la propria arte e Rama lo fa con la sua autenticità, nel bene e nel male, lasciando indietro giudizi e portando con sé solo la voglia di continuare a credere nelle sue passioni.


Con la pubblicazione di "Fenomeni Paranormali", abbiamo raggiunto iosonorama che ci ha raccontato il suo progetto discografico e altre curiosità. Ecco cosa ci ha raccontato!


Perché “Fenomeni Paranormali” e perché proprio adesso?

Fenomeni Paranormali parla di me, del mio vissuto fino ad oggi, serve a raccontarmi come artista e tanto come persona. Proprio adesso perché sentivo la necessità di confrontarmi con il mondo esterno.


Quanto sei stata influenzata dai precedenti due anni di pandemia globale?

Assolutamente tanto, però più che altro ho capito che bisogna vivere l’oggi. Purtroppo capitano troppe cose che sfuggono al nostro controllo e non possiamo fare altro che vivere.


Come hai trascorso il tempo in più concesso dalla pandemia globale?

Ascoltandomi, molto, troppo. Ho fatto i conti con me stessa, mi sono avvicinata ancora di più a determinate tematiche e ho riscoperto una parte di me che avevo dimenticato.

Ho scritto tanto, però ho cercato di ricordarmi di vivere, quando mi era concesso.


Ha ancora senso parlare di musica indie? Quale genere musicale più ti si addice, se proprio dovessimo incastrarti in un genere?

Mah, partendo dal presupposto che indie è tutto ciò che è indipendente, perciò certo è che quel sound da primissimi Calcutta e Thegiornalisti è abbastanza deceduto, o meglio sta andando sempre via via scemando. Ad oggi il genere che più mi contraddistingue è forse l’R’n’b, però con la premessa che ho di voler sperimentare sempre più generi possibili, non voglio rimanere incollata in una sola dimensione.


Come è iniziato il tuo 2022 e come continuerà?

È iniziato stra bene! Semifinalista al premio de André, ho lavorato in un programma radio in diretta da Sanremo, è uscito il mio primo disco e pochi giorni fa sono stata al MUSICULTURA vincendo il premio come migliore performance…




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