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Ghemon, "E Vissero Feriti e Contenti" - Recensione Album



Continua la sperimentazione e l'evoluzione musicale di Ghemon anche nel suo nuovo album "E Vissero Feriti e Contenti"


In E Vissero Feriti e Contenti: il suono, lo stile inconfondibile, le sue note ed i suoi testi che non sono altro che poesie messe in musica, mostrano che Ghemon continua a crescere mostrando una nuova maturità che già si era sentita nel suo precedente lavoro discografico.


Ascoltando le quindici canzoni che compongono l’album (interlude inclusi) si riconosce subito la sensibilità, la delicatezza ma anche la personalità di Ghemon. Il nuovo album è un lungo viaggio porta l'ascoltatore a chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare in diverse atomosfere, si perché in "E Vissero Feriti e Contenti" c'è proprio tutto quello che i consumatori di musica vogliono, regge, pop, rap.


L'album, scritto e prodotto tra studio, registrazioni a distanza e riunioni virtuali, ha visto Ghemon impegnato in ogni aspetto, dalla composizione alla produzione, dall’arrangiamento alla scelta dei cori. Il risultato è un lavoro di gruppo, composto da un team di musicisti e produttori che lo hanno accompagnato nel processo creativo: Simone Privitera, Claudio La Rocca, Fabio Brignone e Giuseppe Seccia.


Un disco da godere e da ascoltare che entrerà in loop nella propria playlist, perché Ghemon è riuscito ancora una volta a confezionare un album di altissimo livello. Voto 4/5.


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