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Francesco Curci: Vi presento "Più di Così" il mio album - INTERVISTA

Aggiornamento: 8 lug 2022



Dallo scorso 10 giugno è disponibile in tutti gli store digitali per Show in Action (su distribuzione Pirames International) "Più di così", l'EP di debutto di Francesco Curci. Un titolo che suona come una dichiarazione d’intenti dell’artista, per dire che “più di così”, oggi, non avrebbe potuto desiderare, ma anche un’esortazione a sé stesso a fare sempre “più di così”, nella musica e nella vita.


Abbiamo iniziato col chiedergli chi è Frank, a cui fa riferimento il suo brano “Come Frank”. Ecco com’è andata!

Chi è Frank? E in cosa dovremmo essere come lui?

Frank è un carlino, protagonista insieme a me del videoclip ufficiale del brano “Come Frank” uscito a gennaio scorso, nonché fonte di ispirazione stessa del brano. Guardandolo, durante la pandemia, sdraiato a terra a far le sue cose incurante del fatto che il mondo si fosse improvvisamente mobilizzato, mi sono detto “Perché non posso essere anch’io un po’ come Frank?”, imparare a fregarmene di ciò che pensano gli altri di me, piuttosto concentrarmi su ciò che fa stare bene me stesso, che coincide poi con il nostro essere felici, al di là del giudizio degli altri, di un mondo che là fuori, come dico nel testo, è sempre “con il dito già puntato a condannare un innocente”. In questo, tutti noi dovremmo essere un po’ come lui, amarci e rispettarci un po’ di più senza fingere e “diventare la brutta copia di sé stessi”.

In questi 10 anni sei cambiato molto, che cosa hanno pensato gli ascoltatori di questo tuo mutamento?

Si stanno abituando, perché il cambiamento è stato radicale prima di tutto nell’impatto visivo, poi anche a livello musicale. Fino a tre anni fa avevo abituato il mio pubblico a suoni analogici, dimensioni più orchestrali, melodie classiche, prevalentemente ballad; ora si ritrovano di fronte a sonorità elettroniche, che vanno dalla dance all’edm all’house, prevalentemente mid ed up-tempo, quindi è forse un po’ destabilizzante per alcuni. In linea generale però devo dire che la maggioranza ha accolto da subito il cambiamento manifestando un grande affetto, perché ha percepito l’autenticità che si cela dietro, il fatto che forse sia quella di oggi la mia vera natura, la mia vera identità artistica. Oggi non fingo, non mi nascondo. E il pubblico è bravo a cogliere questo.

Qual è il fascino della Liguria e che cosa ti offre di più dal punto di vista musicale?

La Liguria è una terra di grandi artisti, specie cantautori, non a caso esiste una vera e propria “scuola genovese” che vanta nomi del calibro di Bindi, Tenco, Paoli, De Andrè, Lauzi, capisaldi del nostro patrimonio musicale. Quindi già questo è un motivo di vanto, nonché una fonte di ispirazione. Ma certamente il mare, la peculiarità di certi paesaggi, le albe e i tramonti, specie nella zona del Levante che frequento io in prevalenza, fatta di scenari estremamente colorati, ha influenzato molto la scrittura di questo disco. Ne assorbo tutta la bellezza, il fascino, la mondanità e questo stimola fortemente la mia creatività.

Che tipo di accoglienza ti aspetti, ora che il tuo percorso sembra iniziato un'altra volta?

Sto ricostruendo tutto mattone dopo mattone, non rincorro una popolarità immediata ma effimera. Il mio obiettivo è restare nel tempo, lasciare che il pubblico si affezioni a me, viva i miei cambiamenti, le mie trasformazioni, mi ascolti e mi supporti perché ha voglia di entrare davvero nel mio mondo, nei miei racconti, di emozionarsi con la mia voce o con le mie canzoni. Quindi l’aspettativa che ho è di conquistarmi il mio posto nel panorama musicale italiano, quel posto vacante che sono sicuro di poter occupare io perché sono in grado di offrire una visione alternativa con il mio progetto artistico che non si omologa, piuttosto anticipa, sovverte, rimescola, rivoluziona e di cui nessuno potrà un giorno privarmi!





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