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Frada, l'unico modo che ho di esprimermi è con la musica - INTERVISTA


Dopo la pubblicazione dei brani “Mosca” e “30 In Hotel”, da venerdì 19 novembre è disponibile in tutti gli store digitali e rotazione radiofonica “Perché mi guardi così”(Polydor/Universal Music), il nuovo singolo di FRADA, prodotto da Kyv.


Con la pubblicazione del brano abbiamo raggiunto l'artista che ci ha parlato di "Perché mi guardi così" e dei suoi prossimi progetti. Ecco cosa ci ha raccontato!.


Ciao Frada ti presenti ai nostri lettori?

È difficile trovare la tua dimensione e il tuo posto nella società, io sono convinto che il mio posto è la musica ed è l’unico modo che ho per esprimermi, sono Frada ho 20 anni e non vedo l’ora di spaccare tutto.

Come nasce il tuo nome d’arte?

Frada è nato semplicemente fondendo il mio nome di battesimo e il mio cognome.

Come ti sei avvicinato al mondo musicale?

Ho iniziato a suonare da piccolo, ricordo che con la mia classe delle elementari avevamo una band folk, al tempo mi vergognavo tantissimo però oggi sono grato ai maestri dell’epoca per avermi fatto avvicinare alla musica da bambino. A 17 anni, poi, ho iniziato a scrivere al piano e ho arrangiato il mio primo progetto in studio, “Felpa Blu”, per fortuna andato subito molto bene.

Il tuo nuovo singolo “Perché mi guardi così” come è nato e cosa rappresenta per te?

Ho scritto “perché mi guardi così” a marzo, era un periodo nel quale uscivo poco per le restrizioni e vivevo un continuo confronto con me stesso. Durante le notti dello scorso inverno avrò scritto più di una ventina di nuovi brani, mi sentivo molto ispirato e sento che quella è stata una fase di crescita molto importante.

Hai avuto l’opportunità di aprire i concerti di Franco126 e Venerus che esperienza è stata?

Aprire concerti di artisti che stimi è sempre un onore, ho un bellissimo ricordo di quei live, spero di poter suonare ancora quest’estate.

Hai già altri brani in cantiere?

Ho molti brani pronti ma voglio trovare la formula giusta per presentarli a tutti, poi lavoro costantemente in studio, diciamo che ogni due settimane ho un nuovo brano preferito.

Come definiresti con tre aggettivi la tua musica?

Non mi piace definire me e la mia musica, in generale se c’è una cosa che amo dell’arte è che parlandone si rischia di banalizzarla quindi va vissuta.

Usciranno altri singoli o sei già al lavoro per un album? Ci puoi anticipare qualcosa?

Non vi anticipo nulla, dico solo che ho una buona quantità di nuovi brani da parte.

Con chi ti piacerebbe collaborare?

Stimo molti artisti della mia generazione, i più freschi oggi sono Madame, Sangio e Blanco, un nome che vorrei nel disco è Tedua, vedremo…

Un bilancio di questo 2021 che sta per terminare e cosa ti aspetti per l’anno nuovo?

Quest’anno sono accadute molte cose che non mi aspettavo, spero solo di continuare questo percorso al meglio e soprattutto spero di continuare a fare musica, magari facendo un tour.


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