FILIPPO D'ERASMO: VI PRESENTO I MIEI "PICCOLI PIACERI BORGHESI" - INTERVISTA

É uscito per Ohimeme lo scorso 22 febbraio 2023, "Piccoli Piaceri Borghesi", il nuovo singolo di Filippo D'Erasmo.
Torna così il cantautore di Acqui Terme (AL), con un pezzo nato nell'inverno del 2020 che è un primo assaggio di un disco di prossima pubblicazione. Benvenuti nei trent'anni e nella normalità forzata dopo Covid, Filippo D'Erasmo si mette a nudo in un pezzo intimista che sa anche di casa.
Abbiamo voluto approfondire, ed ecco cosa ci ha raccontato.
Leggiamo che questo pezzo è nato nel 2020, un anno molto particolare per tutti. Come mai “Piccoli piaceri borghesi” esce solo ora? E che è successo nel frattempo?
Le canzoni hanno spesso un periodo di latenza tra il momento in cui sono state scritte ed il momento in cui escono. Devono sedimentare. E poi c'è un discorso legato ai tempi tecnici di arrangiamento, produzione e distribuzione, che inevitabilmente ritarda un pò l'uscita delle canzoni. Nel frattempo, artisticamente parlando, mi sono dedicato alla composizione di una colonna sonora per un libro di poesie illustrato.
E com’è stato il tuo passaggio ai trent’anni, sono già arrivati?
Sono arrivati, sì. L'ho sentito tutto questo passaggio, sia moralmente che fisicamente. Dovessi fare oggi le cose che facevo a vent'anni, probabilmente mi ricoverebbero in ospedale il giorno dopo. Adesso vado a letto presto la sera, e dormo un sacco. Moralmente ho avvertito la necessità di focalizzare le energie in poche cose, ma sentite. A trent'anni scopri che le energie non sono infinite come pensavi un tempo.
E per gli ignoranti, che cosa sono i sintetizzatori modulari? E perché stanno bene in questo brano?
Sono dei sintetizzatori che non hanno la parte con la tastiera, ma solo un'infinità di manopoline che servono per generare e scolpire il suono. Permettono un sound design molto più complesso a confronto con i sintetizzatori già assemblati. Sicuramente hanno contribuito a dare al brano una sonorità molto più personale.
Di questo brano è nato prima il testo e poi la musica? Come hai incastrato queste due parti?
Di questo brano è nato prima il testo, in maniera molto naturale, come un
flusso di coscienza. Me ne sono fregato delle rime e della metrica, volevo che
fluisse così, libero. Poi l'ho poggiato su un giro di accordi che mi permettesse di presentarlo senza chiuderlo in una struttura troppo rigida.
E quali sono i tuoi programmi per il resto del 2023?
Mi piacerebbe portare in giro dal vivo questo disco, in solo o con la band. Nel frattempo sto scrivendo anche cose nuove.